Meta ha annunciato di essere al lavoro per integrare l’intelligenza artificiale generativa nei suoi prodotti pubblicitari, offrendo strumenti in grado di creare automaticamente variazioni di immagini e sovrapporre testo. Questo nuovo strumento, attualmente in fase di test e addestramento su Llama 3, il modello linguistico di nuova generazione di Meta, sarà lanciato entro la fine dell’anno. Secondo il blog ufficiale dell’azienda, l’obiettivo non è sostituire l’uomo, ma migliorare il rendimento degli annunci basandosi sul feedback degli inserzionisti.
Il gigante tecnologico Google non è da meno: anch’esso sta lavorando all’espansione dell’intelligenza artificiale negli annunci pubblicitari. Meta, tuttavia, non si ferma qui. Sta introducendo la generazione di immagini e testi nella sua offerta Advantage+, per migliorare le prestazioni delle campagne pubblicitarie degli inserzionisti. Queste nuove funzionalità, disponibili a livello globale, consentono agli inserzionisti di creare annunci accattivanti e creativi in modo più efficiente, con l’assistenza dell’IA di Meta nella generazione di titoli e testi che rispecchiano il tone of voice del marchio.
Allo stesso tempo, Meta sta espandendo il suo servizio ‘Verified’ per le aziende, che include un badge di verifica a pagamento e altri vantaggi come una chat di supporto diretto e una maggiore visibilità nella ricerca. Questo sistema, attualmente disponibile in Australia e Nuova Zelanda, sarà esteso presto ad altri paesi, inclusa l’Italia.
Abbiamo avuto l’opportunità di intervistare Davide Faranda, esperto di Meta Ads, che ha sottolineato l’importanza di utilizzare l’intelligenza artificiale come un alleato nel campo della pubblicità, pur non sostituendo completamente l’umanità e le sue intuizioni.
In conclusione, l’intelligenza artificiale sta diventando sempre più centrale nel settore della pubblicità digitale, con aziende come Meta e Google che guidano l’innovazione per migliorare le prestazioni degli annunci e offrire nuovi strumenti agli inserzionisti. Tuttavia, è importante mantenere un equilibrio tra l’automazione fornita dall’IA e l’importanza dell’umanità e delle intuizioni umane nel processo creativo pubblicitario.